Tari, entro fine giugno i nuovi regolamenti comunali
Il Decreto Legislativo 116/2020 ha introdotto modifiche profonde e sostanziali al D.Lgs 152/06 (cd Codice dell’Ambiente) in vigore da 15 anni, cambiando alcuni aspetti salienti per una serie di categorie di utenze non domestiche: in questo scenario, che sta subendo tra l’altro aggiornamenti continui, sia interpretativi che di puntualizzazione da parte del Ministero, Clara è impegnata, per preciso mandato, al recepimento di tale normativa e all’adeguamento dei Regolamenti per la disciplina della tariffa rifiuti corrispettiva, che subiranno un passaggio di approvazione all’interno dei Consigli Comunali del territorio servito.
La novità di particolare rilevanza è quella che riguarda la gestione dei rifiuti delle utenze non domestiche, per i quali le imprese potranno scegliere se rivolgersi al servizio pubblico o ricorrere al mercato. Questa opportunità di accesso al libero mercato, la cui manifestazione di volontà andava espressa per quest’anno entro il 31 maggio, sarà operativa comunque a partire dal 2022.
Nel regolamento in revisione sarà confermata, come auspicato anche da Cna e Confartigianato nella recente nota congiunta inviata ai media e ai Sindaci della Provincia, l’esclusione dal calcolo della Tariffa – già presente nei Regolamenti vigenti - di tutte le superfici dove avviene la lavorazione artigianale. L’art. 6 recita infatti: “Qualora il modello tariffario utilizzi la superficie tariffabile tra i parametri per la determinazione della parte fissa e/o variabile della Tariffa, nel calcolo delle superfici non sono considerate (…) le superfici ove si formano, in via continuativa e prevalente, rifiuti speciali al cui smaltimento sono tenuti a provvedere a proprie spese i relativi produttori, a condizione che ne dimostrino l’avvenuto trattamento in conformità alla normativa vigente”.
L’attuale norma cogente, in assenza di proroghe, prevede che i Consigli Comunali licenzino i nuovi regolamenti entro la fine di giugno.